Otranto Virtuale
"racconti di otrantini in giro per il mondo"

Mauritius - Franco Fumarola

Qui va tutto come al solito, il lavoro va bene ed è un bel posto. E' una piccola isola nell'Oceano Indiano, ma racchiude un grande tesoro:
culture e religioni diverse che convivono tranquillamente, l'una accanto all'altra. Ci sono gli Indù di chiara provenienza indiana, con le loro città, i bellissimi templi, le loro cerimonie e persino un fiume che per loro è importante come il Gange, e presso il quale svolgono gli stessi riti. Ci sono delle città che anche nell'arredo urbano e nelle costruzioni sono L'India.

Franco Fumarola
Franco Fumarola


Poi c'è un'etnia Tamil proveniente dallo Sri Lanka con le sue tradizioni e la propria cultura. Poi ci sono i Creoli, di chiara origine africana, con la loro cultura e tradizione cristiana e cattolica, e gli anglicani, bianchi di origine inglese o sudafricana. Poi c'è anche un folto gruppo muslim di religione islamica. Importante come numero e come presenza economica è la comunità cinese presente in tutta l'isola. C'è una grande China Town nella capitale Port Louis, molto caratteristica. Pensa, il 23 di gennaio, giorno del capodanno cinese e inizio dell'anno della scimmia, sono stato a Port Louis per vedere la Festa del Dragone, che ti assicuro è davvero bellissima. Il Dragone è simbolo di prosperità, fortuna e fecondità, e l'anno della scimmia pare sia propizio per gli affari e gli investimenti. Quindi culture diverse e perfettamente integrate. Quanto hanno da insegnarci, anche a noi europei! Quella che è oggi la Repubblica di Mauritius è stata colonizzata prima dai Francesi, e in effetti la lingua parlata dalla maggior parte della popolazione è il creolo a base francese, la lingua ufficiale è l'inglese. Successivamente è diventata un dominio britannico ed è uscita dal Commonwealth poco tempo fa realizzando la completa indipendenza. C'è una discreta protezione sociale, eccezionale per essere un paese in via di sviluppo, e una bassa soglia di povertà. Ma ciò che colpisce chi viene qui per la prima volta è il clima di tolleranza e di comprensione per l'altro da sé che si respira. Pensa che vengono commemorate per legge le feste sacre a tutte le etnie e a tutte le religioni, che sempre per legge vengono quindi tutte poste su un piano assolutamente paritario!
E poi è eccezionale l'apertura mentale di questa gente, sicuramente dovuta al contatto perenne tra diverse culture tipico dei paesi di mare, ma qui amplificata alla massima potenza.

C'è un'ottima cucina, speziata, curatissima, soprattutto indiana e cinese. L'ho apprezzata molto, non solo come sapori, ma anche, soprattutto, come segno di una grande tradizione culturale millenaria. Il binomio cucina e cultura è qui un fatto indiscutibile.